giovedì 23 luglio 2015

Alla scoperta della Bulgaria - 1 e 2

Forse non avremmo mai pensato di organizzare un viaggio in Bulgaria se Dindi non si fosse imbattuta casualmente in un articolo in cui si parlava di una meravigliosa valle delle rose dove si celebra ogni anno, all'inizio di giugno, un festival speciale in loro onore.





Ed essendo donna d'azione, come ben sanno quelli che la conoscono, Dindi non ha perso tempo e, detto fatto, aereo, alberghi, escursioni, visite guidate, tutto insomma era pronto.
A lei piace portarsi avanti, molto avanti, tanto che il giorno della partenza, seguendo le sue indicazioni, ci siamo ritrovati all'aeroporto secondo gli orari previsti per il volo di ritorno, cioè con un paio d'ore d'attesa in più per il decollo...ah,ah,ah...Questo piccolo contrattempo non ha certo guastato il nostro buon umore, anzi, la nostra breve vacanza è proprio iniziata in allegria e una volta arrivati a Sofia e sistemati i bagagli in albergo, ci siamo messi in cerca di cibo e folklore.








 Il ristorante offriva un'atmosfera davvero accogliente; quanto al cibo, bisognava affidarsi alle immagini proposte dal menù perchè il bulgaro è una lingua davvero incomprensibile...e la cucina non è da meno. La zuppa di funghi servita in una forma di pane era gustosa, come lo "spiedino"  scelto da Giorgio, praticamente una sciabola turca di 40 centimetri, carica di salsicce  e pezzi di pollo, conficcata minacciosamente in un tagliere di legno.  






 
Sabato il programma prevedeva la visita al monastero di Rila.
Fondato nel X secolo dall'eremita S.Giovanni di Rila, questo monastero è il più grande e il più famoso della Bulgaria.




















 Centro di vita spirituale e culturale, il monastero fu distrutto durante l'invasione dei Turchi e completamente ricostruito grazie alle generose donazioni di cittadini abbienti. La chiesa posta al centro del cortile è ricca all'interno di affreschi e di intarsi in legno, che non possono essere fotografati, ma anche sulle pareti esterne sono rappresentate scene della Bibbia e del Nuovo Testamento, in ottimo stato di conservazione.












Il monastero di Rila si trova a 1147 metri sul monte omonimo e per raggiungerlo si percorre un strada tortuosa tra una fitta vegetazione di noci, castagni e abeti. Una vera oasi di verde e aria pulita.
Se le periferie delle sue città appaiono ancora deturpate dalla presenza degli alti e brutti edifici costruiti come alloggi popolari durante l'occupazione sovietica, la Bulgaria possiede fortunatamente ampie riserve naturali incontaminate. Una leggenda racconta che quando Dio creò il mondo, diede ad ogni paese un dono particolare; a qualcuno capitò un mare trasparente, a un altro una pianura fertile, a un altro ancora laghi pescosi, ma quando arrivò il turno della Bulgaria Dio si accorse di aver esaurito tutti i suoi doni. Si fermò un attimo a riflettere e poi disse:" Ok ! Alla Bulgaria regalerò un pezzo del mio paradiso!"
Come ci è capitato di vedere in Alsazia e nel sud del Portogallo, anche in Bulgaria si incontrano molti nidi di cicogne e dicono che veder volare questi uccelli sia segno di buon auspicio.











 La giornata era stata sicuramente intensa e l'indomani ci aspettava l'evento per il quale era stato organizzato il viaggio: una bella dormita ci avrebbe rimesso a nuovo...





Domenica è il gran giorno. Anche le nostre compagne di viaggio, due signore piemontesi e una toscana, sono venute fin qui per il nostro stesso motivo : il festival delle rose.
Si parte di buonora la mattina, il cielo è sereno e presto farà molto caldo.
La Valle delle Rose, che ha per capitale Kazanlak, copre una vasta area, protetta a nord dalla catena dei Balcani e a sud da un'altra catena montuosa meno elevata, gli Antibalcani, che corre parallela alla prima. A est e a ovest scorrono due fiumi, il Tundza e lo Stryama.

 


La valle gode di un microclima molto particolare che favorisce  lo sviluppo e la crescita di un'antica rosa damascena, portata fin qui nel 1420 dalla Tunisia da un giudice turco che amava coltivarla nel suo giardino. 
Questa rosa "trigintipetala" -composta da 36 petali - pare sia stata portata in Europa da un crociato proveniente da Damasco verso la metà del XIII secolo, ma ci sono anche altre storie sul suo conto, forse era conosciuta già in epoca romana.


 
 Per arrivare a Kazanlac la strada è lunga. I campi sono pieni di fiori spontanei di tanti coloriChi arriva fin qui per il festival, probabilmente immagina di passare in mezzo a un immenso roseto fiorito vasto quanto la valle, ma non è così e , riflettendoci un po', se ne comprende la ragione.
In primo luogo la rosa damascena cresce a cespuglio, con un fitto fogliame nel quale si nascondono i fiori, e soprattutto, durante le quattro/ sei settimane della fioritura, le rose vengono raccolte nelle prime ore del mattino, quando ancora sono umide di rugiada, e portate negli stabilimenti specializzati per l'estrazione del loro prezioso olio.




 Ai turisti che arrivano numerosi in occasione del festival vengono riservati alcuni filari nei quali  possono cogliere le rose e annusare il loro incredibile profumo. Inoltre gli abitanti dell'intera regione indossano i costumi caratteristici e offrono agli ospiti cibi locali, musica e balli.






 
 



 




 E' possibile anche visitare le distillerie del territorio per seguire le attuali fasi di lavorazione del prodotto e confrontarle con quelle adottate in passato.
La Bulgaria è la prima esportatrice di olio di rosa, utilizzato nella preparazione di prodotti cosmetici, alimentari, in profumeria in tutto il mondo.

 



 

 

La città è tutta in festa e per la strada principale vanno in scena piccole rievocazioni storiche, sfilano gruppi sportivi, scuole di ballo, gruppi folkloristici per la gioia dei numerosissimi turisti giapponesi e cinesi con l'immancabile macchina fotografica pronta allo scatto.
Il pranzo si tiene all'aperto con tavoli colmi di piatti tipici, grandi barbecues fumanti e allegre danze folkloristiche.
  
 



La Bulgaria non è soltanto rose e folklore; la sua storia è antica e ricca di testimonianze.
Nel pomeriggio visitiamo la tomba tracia di Kazanlak datata del IV secolo a. C.



Destinata a uno dei sovrani di Tracia, la sepoltura è costituita da uno stretto corridoio e da una camera circolare magnificamente affrescati. Per preservare questo gioiello non si possono scattare foto all'interno, ma voglio comunque mostrarvi alcune immagini trovate nel web.


 
Nel corteo funebre spiccano i magnifici cavalli traci, cantati anche da Omero e i due sposi, seduti su troni vicini, si tengono per i polsi, intrecciandoli in un gesto di tenera intimità.




 Nonostante soffi un venticello gradevole, il caldo si fa sentire e per darci un po' di conforto e relax , la nostra guida ci porta alla Shipka Memorial Church



  Questa  chiesa ortodossa, costruita tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento in stile russo, è dedicata a tutti i soldati russi, ucraini e bulgari caduti durante la guerra di liberazione dall'oppressione turca.
Le sue cupole dorate si intravvedono da lontano sul fianco della collina e l'ombra e il silenzio che la circondano regalano un' innegabile sensazione di pace.



 


E' stata una giornata intensa, piena di colori, profumi, emozioni.
Ma la vacanza continua...










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