venerdì 8 luglio 2016

Vacanze d'antan - 1989 Il girotondo del Nord -1

Da ragazzina non vedevo l'ora che arrivasse l'estate per godermi quelle due settimane di vacanza al mare nel mese di luglio, sulla Riviera Ligure, su cui avevo fantasticato tutto l'inverno.
Dalle mie parti c'erano pianura e montagna in abbondanza, mentre il mare era una specialità rara, da gustare a piccoli sorsi se non avesse avuto quel sapore orrendo...ah ah ah.
In tutta sincerità non era solo il mare a piacermi; il bello era "la compagnia", cioè quel gruppo di ragazzi e ragazze che si ritrovavano estate dopo estate nello stesso posto.
Si stava insieme di giorno, sulla spiaggia e in mare, e ci si ritrovava alla sera per il gelato, il cinema all'aperto, lo struscio, gli sfottò, le risate, qualche cotta... insomma chi è stato giovane nei primi anni '60, capirà cosa intendo.
Con il passare degli anni però diventava sempre più difficile ritrovarsi: per alcuni c'erano gli esami all'università, per altri i primi impegni di lavoro e inevitabilmente ci si accorgeva di essere ormai "grandi", con meno voglia di scherzare e più desiderio di conoscere.

La vacanza sempre nello stesso posto diventava stretta, mentre cresceva la voglia di viaggiare, magari in paesi fuori dai nostri confini, ma di cui si sentiva spesso parlare.

Quando ho messo su famiglia e i bambini erano piccoli, le vacanze dovevano essere necessariamente programmate sulle loro esigenze, ma appena sono un po' cresciuti, è stato bello portarli un po' in giro in Italia e in Europa.

Per la vacanza del 1989, dopo l'esperienza positiva in camper dei due anni precedenti, avevamo  programmato un itinerario  che ci avrebbe portato a Capo Nord, dalla Danimarca attraverso la Svezia e la Norvegia, per poi ridiscendere nuovamente in Danimarca attraverso la Finlandia e la Svezia, come una specie di girotondo. Credo che oggi ci siano nuovi ponti stradali che collegano questi paesi, ma nel 1989 bisognava ricorrere ai traghetti.


 Nella scatola di legno dove custodisco i ricordi di viaggio, oltre al solito materiale, ho trovato di questa vacanza un diario di bordo molto dettagliato con  l'annotazione di particolari che riscopro con piacere.
Sarà un'ottima traccia per raccontare questo lungo girotondo:

11 luglio 1989 martedì h.16,00


Il viaggio che stiamo per affrontare è impegnativo, ma grazie all'esperienza positiva degli anni passati, alla preparazione minuziosa dell'itinerario e alla raccolta di informazioni, se la fortuna ci assiste, contiamo di farcela.
Imbocchiamo La Serenissima  per piegare poi a nord, in direzione del Brennero. Il tempo, già minaccioso alla partenza, peggiora durante il percorso: pioggia battente,lampi, a tratti addirittura nebbia, ma a bordo il morale è alto e l'atmosfera serena. Attraversiamo il confine con l'Austria e verso mezzanotte, superato anche il confine con la Germania, ci fermiamo per il pernottamento in un'area di servizio.

12 luglio 1989 mercoledi h.7,30

Riprendiamo il viaggio verso nord. Il tempo è uggioso e la foresta ai lati dell'autostrada è avvolta nella nebbia. Dopo la sosta per la colazione però il tempo migliora decisamente e all'ora di pranzo il cielo è finalmente sereno. Fa quasi caldo...
In autostrada il traffico è intenso e il percorso piuttosto monotono, ma superata Kassel, usciamo per Mùnden e scopriamo una cittadina graziosa, con le case a graticcio e un fiume lento dove si fa cannottaggio. Il campeggio è proprio al di là del fiume. Sono le 17.


dal web


dal web


Quell'anno, per documentare la nostra vacanza, avevamo comprato una videocamera, molto comoda e utile per riprendere, non solo le immagini, ma anche i suoni. Purtroppo a distanza di anni, le videocassette sono state superate e non si guardano più. Fortunatamente avevamo anche una macchina fotografica tradizionale con cui abbiamo scattato foto, che, anche se un po' sbiadite, si sono conservate. A Mùnden purtroppo, così come in altri luoghi, avevamo utilizzato solo la videocamera, per questo ho dovuto ricorrere a immagini dal web per illustrare questa cittadina e altre località.

13 luglio 1989 venerdi h.10,00

Riprendiamo l'autostrada verso Nord sotto un cielo parzialmente coperto. Nei boschi ai lati della strada i pini lasciano il posto ai faggi e alle betulle e più oltre alla campagna. I paesi che si intravvedono hanno un aspetto ordinato e prosperoso, con le loro belle case bianche dai tetti molto spioventi.
Verso le 17,00 ,quasi senza accorgercene , superiamo il confine con la Danimarca. Il tempo è variabile, a tratti piove (chissà come sarà il tempo a casa?!?). Leggiamo sulla nostra guida che da queste parti c'è un posto interessante che si chiama Jelling, dove decidiamo di trascorrere la notte. Troviamo un campeggio molto carino, intanto ricomincia a piovere a dirotto, così abbiamo l'opportunità di sfoggiare le nostre nuove cerate !!
I ragazzi si divertono un sacco con una specie di bici-carrozzella presa a noleggio.


14 luglio 1989 venerdì

Prima di riprendere il viaggio visitiamo i tumuli e le pietre runiche di epoca vichinga nel cimitero della chiesetta di Jelling. 
Il sito è considerato uno dei monumenti storici più antichi della Danimarca ed in particolare su una delle rocce è raffigurato un Cristo che testimonia la conversione al cristianesimo da parte del regno di Danimarca e Norvegia nel X secolo.

Riprendiamo l'autostrada verso nord . Bello il ponte che attraversa il fiordo! Il paesaggio dello Jutland è rilassante. La campagna, piatta e ordinata, è punteggiata di casette minuscole ma graziose, con tanti vasi di fiori sui davanzali interni delle finestre senza persiane o tapparelle. Il tempo è variabile; quando prevale il sereno fa piuttosto caldo.
Dopo una breve sosta per il pranzo, alle 16 arriviamo a Frederikshavn nella speranza di imbarcarci per Gòteborg, ma ,ahimè, il traghetto è esaurito; si potrà partire solo lunedì!
Non ci resta altro che esplorare lo Jutland settentrionale. Alle 20 arriviamo a Hirtshals e quasi per caso troviamo un ottimo campeggio. 




15 luglio sabato - 16 luglio domenica 1989

Abbiamo trascorso due giornate davvero gradevoli al campeggio. Il tempo si è mantenuto buono, anche se il vento forte è stato a volte fastidioso.
La spiaggia è formata da morbide dune di sabbia sottile e i ragazzi hanno avuto tanto spazio a disposizione per giocare a pallone. Con le bici prese a nolo abbiamo esplorato i dintorni , a incominciare dal mare dall'aspetto così insolito per noi. Ci siamo sfidati a minigolf e abbiamo sperimentato anche la cucina locale, ordinando alla cieca da un menù incomprensibile...
Siamo stati bene insieme e questa pausa forzata ci ha rilassato. 






 17 luglio 1989 lunedì  h.8.00

Lasciamo il campeggio per Frederikshavn. L'attesa sul piazzale d'imbarco passa velocemente e alle 11.30 siamo già sistemati a bordo. La traversata è tranquilla e alle 15,00 sbarchiamo a Goteborg, in Svezia. Il tempo è uggioso e mentre ci dirigiamo verso la Norvegia ci imbattiamo in un forte temporale. Il paesaggio con questo tempaccio non è particolarmente interessante, ma notiamo delle belle case a due piani, di legno verniciato a tinte calde, con le finestre e il tetto profilati di bianco.



Alle 19.30 superiamo il confine e decidiamo di fermarci a Moss per il pernottamento .


Oslo dal web



 18 luglio 1989 martedi

A una cinquantina di kilometri da Moss raggiungiamo Oslo. Il tempo è splendido, ma tira un vento gelido e la temperatura non supera i 12°, eppure qui la gente sembra non accorgersene. Anzi, si vedono giovani mamme che spingono a piedi nudi sul marciapiede i passeggini con i loro bambini , anche loro a piedi scalzi.... Evidentemente è solo questione di abitudine !!

Oslo dal web

La capitale è graziosa, ma non grandiosa. La nostra sosta comunque è breve perchè abbiamo ancora molti kilometri da percorrere, per questo nel pomeriggio riprendiamo il viaggio e attraverso un paesaggio alpino, raggiungiamo Fagernes. Il campeggio sul lago è confortevole. Quando decidiamo di andare a dormire , alle 11 passate, c'è ancora molta luce. 


Fagernes dal web


19 luglio 1989 mercoledì

Di buon mattino partiamo in direzione dei fiordi. E' tutto un susseguirsi di torrenti, laghetti, montagne innevate. Purtroppo il cielo è coperto e a tratti piove.
A Borgund visitiamo la stavkirke più antica della Norvegia, che è allo stesso tempo uno degli edifici in legno più antichi al mondo.








Per l'ora di pranzo raggiungiamo il Sognefjord ,che traghettiamo in due punti diversi.  Ci fermiamo in un campeggio dal quale si gode un magnifico panorama del fiordo  e delle montagne circostanti.
In questo momento Franco e i ragazzi sono nel bosco vicino, a raccogliere mirtilli. Tutto è tranquillo. Il silenzio è interrotto solo dal verso dei gabbiani e dei corvi. 


Il Sognefjord dal web
20 luglio 1989 giovedì

Partenza alle 9.30. Oggi abbiamo affrontato un percorso particolarmente difficile, ma senz'altro molto interessante.
Dapprima ci siamo arrampicati sulla montagna per una strada stretta, tutta curve e siamo arrivati alla neve. Poi siamo scesi a Stryn godendo della vista  panoramica sul fiordo.
Ci siamo trattenuti un'oretta per un po' di shopping e abbiamo deciso di affrontare un'altra tappa.
Siamo saliti fino a un nevaio e poi, sempre tra cascate, torrenti impetuosi e laghi verdissimi ,siamo scesi a Loen.
Il campeggio è grande e molto affollato. Non ci piace molto, perciò domani mattina ripartiremo.











Loen dal web


 21 luglio - 22 luglio 1989 venerdì e sabato.

Ci muoviamo in direzione di Trondheim riprendendo la E6 che è molto più scorrevole delle strade secondarie percorse negli ultimi giorni , ma anche più battuta.






Dopo una breve sosta a Dombas nella tarda mattinata per un po' di shopping, nel pomeriggio arriviamo a Trondheim . Diamo solo un'occhiata al centro della cittadina e ci sistemiamo nel campeggio dove contiamo di fermarci per il week-end.
C'è un bel sole e fa quasi caldo.

Sabato mattina il tempo si mantiene buono,perciò torniamo in città per una visita più accurata ,dato che a quanto pare Trondheim vanta un passato illustre.
Fondata nell'anno 997 dal re vichingo Olav I di Norvegia, fu capitale norvegese fino al 1217.
Purtroppo nel corso della sua storia fu colpita da molti incendi , probabilmente a causa dei numerosi edifici costruiti in legno, ma grazie alla tenacia delle sua gente, ritornò comunque a vivere.
Il simbolo della città è la cattedrale di Nidaros.






Costruita nel 1070, è la cattedrale medievale situata più a Nord nel mondo intero e durante il Medioevo fu meta di molti pellegrinaggi, in particolare del "Pilgrimsleden", un pellegrinaggio lungo più di 600 kilometri che partiva da Oslo. Per lungo tempo è stata la sede  dell'incoronazione dei sovrani norvegesi.





Trondheim è la sede di un grandissimo mercato del pesce, peccato che il freezer di casa sia così lontano...
La cosa che più mi piace in questa città, e in generale in Norvegia, sono le case di legno colorate a tinte brillanti schierate lungo la riva del mare.





23 luglio 1989 domenica

Oggi è il compleanno di Maxi, ma qui non ci sono né amici o parenti per festeggiarlo; ieri però abbiamo aspettato la mezzanotte per il brindisi di rito e c'era comunque tanta luce a renderlo speciale.
 In tarda mattinata incontriamo due connazionali di Padova e finalmente possiamo chiacchierare un po' nella nostra lingua. Spostandoci quasi ogni giorno è difficile conoscere le persone, parlare poi lo è ancora di più ....
Lasciamo il campeggio per avviarci alla frontiera con la Svezia; la giornata è splendida e ci offre lo spettacolo del fiordo di Trondheim. Dopo aver attraversato una zona ricca di abeti, arriviamo a Meraker in un campeggio tranquillo immerso nel verde.

Fiordo di Trondheim dal web


24 luglio 1989 lunedi 

Oggi abbiamo percorso un bel po' di kilometri e siamo  di  nuovo in territorio svedese.Il tempo è bello, fa caldo. Questa parte del paese è letteralmente coperta di boschi punteggiati di laghi e stagni. Ci prepariamo ad affrontare le zanzare della Lapponia svedese, sperando di avere la meglio....
Gli spazi sono enormi e i punti di riferimento scarseggiano. A volte dopo lunghi tratti in mezzo alla foresta vediamo un cartello stradale ; pensiamo "sarà il nome di un paese...e se c'è un paese ci sarà una piazza, magari con un fornaio..." Niente di più sbagliato!
Non ci sono paesi,non ci sono piazze ,tantomeno panettieri... e seguire quella freccia vuol dire arrivare a una casa (immancabilmente rossa) dall'aria disabitata e correre il rischio di perderci nel bosco.
Dicono che l'alcoolismo sia la piaga di questo paese , cosi come è elevato il numero di suicidi e non stento a crederlo.
Prima di sera troviamo un campeggio : non è granchè, ma ci fermeremo solo per la notte.


boschi dal web

25 luglio 1989 martedi

Più avanziamo verso nord e più difficile diventa seguire le carte stradali. Sulla pagina compaiono fili sottili come rigagnoli, con qua e là qualche nome, praticamente illeggibile. L'unica cosa certa è che dobbiamo tenere il sole a destra al mattino e a sinistra nel pomeriggio e poi confidare nel buon Dio...
Oggi ad esempio dopo aver percorso più di 100 kilometri, abbiamo dovuto tornare sui nostri passi e ricominciare da capo sulla strada giusta.
Ci aspettava però una bella sorpresa: le prime due renne che ci attraversano la strada !!

Verso le 16,30 attraversiamo il Circolo Polare Artico nei pressi di Jokkmokk. E' solo un cartello a dirlo, sul ciglio della strada, ma è un'emozione grandissima che vale tutti i 4655 chilometri che abbiamo percorso fin qui.
Ci fermiamo in un campeggio tranquillo a Vittangi, in riva a un laghetto. Il tempo è bello, la notte non esiste.







26 luglio 1989 mercoledì

Poco dopo la partenza superiamo il confine con la Finlandia , ma dopo un'oretta siamo di nuovo in Norvegia.
Ad Alta ritorniamo a vedere i fiordi e il cielo si fa coperto.
L'ultimo tratto di Norvegia ci offre uno spettacolo bellissimo, da una parte la roccia stratificata, dall'altra il mare con mille sfumature e in mezzo... tante renne.



Fortunatamente in prossimità della meta ho ritrovato le foto scattate
dal vivo, non così belle come quelle che si trovano nel web, ma sicuramente più efficaci per far rivivere momenti ormai lontani.








Da diversi kilometri ormai la vegetazione sta gradualmente sparendo : dei fitti boschi che ci siamo lasciati alle spalle è rimasta solo qualche betulla dalla forma contorta, con le radici che affondano in ampi acquitrini dove il terreno non riesce più ad assorbire tutta la neve che si è sciolta in primavera.
Verso sera siamo a Kapfjord  e dopo una breve attesa saliamo sul traghetto per Honningsvag. Il tempo è quello di una grigia giornata di novembre così come la conosciamo dalle nostre parti.
Anche il campeggio è triste...




27 luglio 1989 giovedì


Alle 10,15 ci apprestiamo ad affrontare l'ultimo tratto verso la nostra meta.
A poco a poco la nebbia si dirada e il sole ci consente di gustare un panorama davvero insolito sul Mar Glaciale Artico!

 Alle 11 siamo a Capo Nord dopo aver percorso 5492 kilometri. 











 



Guardandomi intorno mi tornano in mente quei libri di scuola che elencavano la vegetazione delle diverse fasce climatiche della terra : "muschi e licheni" erano in cima alla lista, o forse in fondo...incontrarli a tu per tu è stato un enorme piacere , sempre che questi facciano parte della famiglia...






 


Sulla spianata di Capo Nord ci sono alcuni  manufatti , oltre ad un vasto edificio circolare  che contiene il  ristorante (stufato di renna o salmone ??), i servizi, un piccolo museo con la ricostruzione dell'impresa per raggiungere questa falesia e un'enorme sala cinematografica con schermo panoramico, dove viene proiettato un filmato moltro interessante che illustra la vita in questo luogo nell'intero arco dell'anno.
Ecco il grande mappamondo metallico che rappresenta il globo terrestre:




e i sette enormi dischi di pietra intitolati  "Bambini nel mondo" 





accanto ad essi c'è la statua di una donna con il suo bambino che indica con il braccio teso le immagini dei suoi coetanei.










Nel pomeriggio riprendiamo il traghetto per tornare in Norvegia e verso sera entriamo in Finlandia.
Inizia il viaggio di ritorno a casa.