giovedì 18 settembre 2014

Vacanze d'antan - Benvenuti al Sud

Dopo quella prima vacanza al sud nel 1980, ci eravamo convinti che nonostante i disagi e gli inconvenienti di un viaggio così lungo, valeva comunque la pena di puntare su quella parte del paese per trovare un mare stupendo, spiagge ampie e non troppo affollate, tradizioni e folklore in abbondanza e altrettante opportunità di visitare luoghi interessanti sia dal punto di vista naturale, sia da quello storico e artistico.

Per questo motivo, dall'81 all'84 le nostre vacanze si orientarono in quella direzione, ora sull'una ora sull'altra costa.

Nel 1981, liquidato il vecchio Land Rover che ci aveva procurato non pochi guai nel viaggio in Puglia dell'anno precedente, ci eravamo dotati di una più affidabile Fiat 132 per il traino della roulotte. Ma c'era anche un'altra novità: un gommone rosso corallo dotato di un rombante motore Evinrude.Era perciò importante trovare una località dove il mare fosse al massimo.
Alcuni amici ci avevano detto che il Cilento poteva fare proprio al nostro caso con la sua costa rocciosa e piccole spiagge accessibili solo dal mare.



Tuttavia, visto che non eravamo marinai provetti, era importante anche trovare un campo base confortevole, dove poter sistemare la nostra casa viaggiante.

Individuata la zona, non si parte più alla ventura e non si viaggia più di notte... l'esperienza insegna.




Partiamo il 23 luglio alle h.10 del mattino, come scritto nel mio diario di viaggio. E' il compleanno di Maxi , un buon auspicio! e poi ci siamo dati appuntamento al campeggio con alcuni amici che arriveranno con mezzi propri. Tutto lascia pensare che sarà una bella vacanza.

E così fu in effetti, forse perchè ancora oggi di quando in quando la ricordiamo con gli amici di allora. Il campeggio era confortevole quanto basta, la spiaggia ampia anche se un po' sassosa e con le uscite in gommone si poteva approdare su piccole spiagge non raggiungibili dalla terra ferma , dove il mare era assolutamente trasparente.









Certo le foto  sono un po' scolorite col tempo...del resto anche noi di smalto ne abbiamo perduto parecchio strada facendo!


Inutile che stia qui a decantare le meraviglie della costa del Cilento come Marina di Camerota o Capo Palinuro che tutti ora conoscono; in quegli anni però non c'era Internet che ti porta a casa in anteprima  tutte le immagini più belle del mondo;  c'era invece il piacere della scoperta e la voglia di sapere e conoscere ciò che ai nostri occhi appariva nuovo.

Il mare non era la sola bellezza della zona, nell'entroterra infatti si incontravano paesini abbarbicati su speroni di roccia come Camerota, il cui nome deriva quasi certamente dalle sue numerose grotte calcaree in cui sono stati ritrovati reperti archeologici risalenti all'era Paleolitica




oppure i resti di antiche fortezze costruite per difendersi dagli attacchi nemici dal mare










e siti archeologici di particolare interesse.

 A volte l'organizzazione non era perfetta , come quel giorno in cui, dopo aver percorso per ore strade tortuose e impervie in cerca dei resti dell'antica città di Velia, ci trovammo di fronte a un cancello ormai chiuso, con questa scritta...


Ovviamente non commettemmo lo stesso errore quando si trattò di visitare Paestum : partiti praticamente un'ora avanti l'alba, eravamo al sito giusto all'ora di pranzo, con il sole a picco e  temperatura conseguente....sarà per questo che oltre a noi non c'era anima viva ad ammirare questi templi stupendi???
















 Ci tenevano compagnia le cicale e le farfalle che sembravano fare gli onori di casa rincorrendosi tra gli oleandri.


Forse perchè avevamo anticipato la partenza di un paio di settimane, evitando il caos di Ferragosto, forse perchè avevamo fatto tesoro degli errori dell'anno precedente, quelle vacanze dell'81potevano essere archiviate con soddisfazione, soprattutto con la voglia di progettare quelle future.

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